Da Economia Fondiaria no. 1/2022

È una sigla di qualche organizzazione terroristica? Niente affatto! Stiamo parlando dell’inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere elaborato dall’Ufficio federale della cultura. Per insediamenti si intendono agglomerati considerati nel loro insieme e che comprendono superfici edificate con strade, piazze ed giardini. Per semplificare stiamo parlando di isolati di pregio se non di nuclei originali veri e propri. Per quanto riguarda il nostro Cantone l’elenco menziona quasi 110 nuclei. Andiamo da Lugano a Locarno, da Bellinzona a Chiasso. Per quanto riguarda le valli superiori quasi tutti i villaggi sono inserirti nell’elenco. Cosa significa l’inserimento? Che per intervenire bisognerà sottostare a diversi vincoli tesi a salvaguardare il sapore ed il disegno originale della zona protetta. Significa inoltre essere esposti a qualche apprezzamento tramutabile in ricorsi o momenti demotivanti.
Roba da calendario e riprese aeree!
Siccome il Consiglio Federale dovrà rispondere ad atti parlamentari che denunciano la rigidità di questi siti protetti ha pensato bene di dare un mandato esterno ad esperti allo scopo di fare la situazione sull’argomento.
Non da ultimo perché un bel rapporto esterno serve sempre da spartiacque e da calmierante.

Il rapporto conclude che questo strumento è necessario e valido (e ti pareva!) ma che è mal capito. Vi è quindi un manco di informazione ed una eccessiva resistenza dovuta a troppi preconcetti.
Il rapporto conclude che è però ora e tempo di inserire i comparti elencati nei vari piani regolatori e di fornire le debite spiegazioni per la loro attuazione e sulla loro importanza.
Insomma la nebbia che li circonda è dovuta in buona parte all’ignoranza del singolo e delle comunità per cui tanto vale pigiare sull’acceleratore e francobollarli nei piani regolatori che fra l’altro vanno tutti aggiornati.
Un recinto in più che affiancherà quanto già protetto a livello cantonale e comunale.
Siti, palazzi, chiese e muri a secco!
In poche parole intervenire nei nuclei sarà sempre più impegnativo e defatigante ed è quindi auspicabile che le autorità si attivino per mantenere la voglia di investire.
Come? Incominciando magari ad alleggerire le norme delle zone “nucleo”.
Ed in quanto possibile inchinarsi ancora sulla nuova legge edilizia prima che piombi sui banchi del Gran Consiglio!


Il Presidente Cantonale
Lic. rer. pol. Gianluigi Piazzini