Da Economia Fondiaria no. 6/2022

Con questo slogan un comitato interpartitico ha lanciato un’iniziativa popolare che chiede l’abolizione della tassa di collegamento. La raccolta delle firme è attualmente in corso e l’apposito formulario è allegato a questa edizione di EF. Che la CATEF fosse contraria alla tassa di collegamento è risaputo e attestato dalle numerose prese di posizioni e dall’impegno già profuso in passato su questo tema. Il principio che sta alla base della tassa di collegamento è quello di tassare l’uso del suolo privato da parte dei privati e costituisce un unicum a livello svizzero. Al momento ad essere toccati sono i posteggi destinati a contenuti lavorativi e commerciali ma la possibilità di estendere la tassazione anche ai posteggi degli stabili abitativi è già stata espressamente ventilata dai sostenitori della tassa di collegamento. L’invito è dunque quello di sottoscrivere l’iniziativa facendo attenzione al fatto che su ogni singolo formulario possono figurare unicamente le firme di persone che abitano nello stesso Comune.


Avv. Gianluca Padlina, Vicepresidente CATEF

 

Si ricorda che in caso d’effettiva messa in vigore della tassa, questo avverrà per il 1.1.2025. Per quei proprietari che dovessero pagare la tassa, si pone la domanda di come fare partecipare a questo consistente onere gli inquilini. Questo richiederà soluzioni diverse a dipendenza delle caratteristiche di ogni singolo contratto di locazione. Visto che ogni modifica contrattuale esige il rispetto di tempi piuttosto lunghi, agli interessati è consigliato di rivolgersi per tempo, meglio sin da subito, al Segretariato della Catef a Lugano per maggiori informazioni.