Da Economia Fondiaria no. 6/2022

Qualche domanda al primo firmatario on. Paolo Caroni, membro del nostro Consiglio Direttivo

Il 31 agosto/19 settembre u.s. lei ha introdotto una prima mozione in materia di stime. Quali erano le sue principali preoccupazioni e l'obiettivo della mozione?

La legge sulla stima ufficiale della sostanza immobiliare stabilisce che il Consiglio di Stato ordina una nuova revisione generale delle stime dopo 20 anni dall’entrata in vigore dei valori vigenti. La prossima revisione dovrebbe avvenire quindi nel 2025. Il valore di stima della sostanza immobiliare è utilizzato per calcolare l’imposta sulla sostanza e altri tributi fiscali, ma pure per valutare l’accesso a determinate prestazioni sociali. Una miriade di diposizioni legali dipende da tale valore. La mozione chiede che l’entrata in vigore dei nuovi valori di stima possa avvenire anche dopo il 2025, ma comunque non prima dell'entrata in vigore delle varie revisioni legislative necessarie per garantire la neutralità fiscale e sociale.
Rilevo con una certa soddisfazione che il Governo ha già in parte dato seguito alla mozione istituendo un gruppo di lavoro interdisciplinare per valutare possibili modalità di neutralizzazione sul fronte delle uscite e delle entrate. Ciò è rilevabile dal messaggio 8197 con il quale si chiede un credito d’investimento per l’acquisto e l’implementazione di un software e per la relativa manutenzione sugli anni, e di un ulteriore credito d’esercizio per la sua manutenzione.


Con la seconda mozione lei fa propria una proposta fattibile e semplice condivisa dal Consiglio Direttivo dopo aver consultato dei collaudati fiscalisti.

Ho ritenuto opportuno sottoporre alle istanze politiche la proposta di neutralizzazione contenuta nella mozione fra l’altro condivisa da altri parlamentari. È una proposta semplice che fa perno sulla riduzione della tassazione della sostanza garantendo un cuscino per i proprietari ad uso proprio con un aumento della quota di risparmio esentasse. Tale mozione chiede sostanzialmente un’aliquota unica fissa massima dell’1,25 per mille ai fini dell’imposta sulla sostanza prevedendo una maggiore deduzione sociale dalla sostanza netta, come pure che l'imposta minima e l'imposta immobiliare sia ridotta in modo inversamente proporzionale rispetto all’aumento del valore di stima ufficiale. Inoltre, se tale mozione fosse condivisa il Canton Ticino passerebbe dal 16° al 4° posto nel contesto della concorrenza fiscale intercantonale diventando quindi attrattivo!


Successivamente è stata lanciata anche un'iniziativa costituzionale che chiede anch'essa che le nuove stime siano fiscalmente neutrali. Cosa ne pensa?

Lo scopo è sostanzialmente lo stesso delle due precedenti mozioni sebbene il percorso sia diverso. Con le mozioni si intende seguire l’iter istituzionale - Governo, Parlamento e se del caso il popolo sovrano - mentre con l’iniziativa costituzionale ci si rivolge direttamente al popolo mettendo nella costituzione un chiaro indirizzo. Due sentieri percorribili che ho condiviso. Così si chiude il cerchio sulla neutralità, già auspicata in occasione dell'assemblea cantonale della Catef dello scorso mese di maggio!

Mozione
La revisione delle stime ufficiali della sostanza immobiliare sia neutra dal profilo fiscale e sociale per i cittadini


Mozione
Revisione generale dei valori di stima: principio di neutralità e modifica delle aliquote