Con riferimento alle numerose domande e incertezze sorte in relazione con la crisi provocata dal Coronavirus, la CATEF - Camera Ticinese dell'Economia Fondiaria tiene a chiarire gli aspetti principali, come segue.

I contratti di locazione rimangono in essere e non vengono a decadere, sicché i rispettivi diritti e doveri delle parti rimangono di per sé invariati.

Il Coronavirus non costituisce un difetto dell'ente locato e non giustifica quindi una riduzione della pigione. La pigione è pertanto dovuta integralmente. I locatori sono nondimeno invitati a dare prova di solidarietà e a verificare se vi sia margine per andare incontro ai loro inquilini. La misura delle concessioni (entrano in considerazione dilazioni nei pagamenti, sconti, modifiche contrattuali ecc.) andrà valutata di caso in caso, tenendo conto di numerosi fattori, sia nella sfera dei locatori che degli inquilini.
Si ricorda che la Confederazione ha concesso alle aziende la possibilità di fare capo a crediti transitori affinché dispongano della liquidità necessaria a coprire i loro costi fissi correnti, malgrado le perdite di fatturato dovute al Coronavirus.

Il Consiglio Federale ha inoltre costituito un apposito gruppo di lavoro col compito di valutare eventuali modifiche nel diritto di locazione, con validità temporale limitata, per facilitare la situazione degli inquilini. A titolo ipotetico non si può quindi escludere a priori che vi saranno delle novità in materia.

Intanto il Governo ha già adottato l'Ordinanza "Covid-19 locazione e affitto" che apporta un'importante modifica alla procedura ex art. 257d CO applicabile in caso di mancato pagamento della pigione: per le pigioni che scadono nel periodo dal 13 marzo al 31 maggio, il termine assegnato con la diffida di pagamento, pena la disdetta anticipata, viene prolungato da 30 a 90 giorni, sia per i locali commerciali che abitativi; per camere ammobiliate e posteggi locati singolarmente, da 10 a 30 giorni. Per i contratti di affitto (non di locazione) il termine viene prolungato da 60 a 120 giorni.

Con la stessa Ordinanza il Governo ha poi chiarito che - nonostante lo stato di necessità - i traslochi rimangono possibili e vanno di regola eseguiti. Le ditte traslocatrici dovranno però osservare le regole di igiene accresciuta e di distanza sociale, ed evitare di entrare in contatto con i clienti. In caso di problemi particolari, le parti sono senz'altro invitate a trovare accordi.

Il Consiglio Federale ha tenuto conto del fatto che la fine di marzo è una delle scadenze principali per i traslochi , con circa 50'000 traslochi previsti, e che qualora non vi si procedesse, oltre ai problemi pratici, si aggiungerebbero quelli causati dalle diverse pretese finanziarie fra inquilino entrante e locatore, locatore e inquilino uscente, o fra i clienti e le ditte traslocatrici.

L'utenza è invitata a consultare il sito della CATEF che viene nel limite del possibile regolarmente aggiornato per tenere conto delle continue novità adottate anche in questo settore.


Lugano, 30 marzo 2020