Nel rispetto del protocollo di Kyoto il Consiglio Federale ha deciso di sottoporre alle Camere una proposta che sposti il baricentro sul combustibile utilizzato dagli impianti di riscaldamento degli edifici o della produzione industriale.

Alfine di ridurre le emissioni inquinanti, l’Esecutivo propone in sostanza al Parlamento che ogni litro di olio combustibile venduto in Svizzera venga tassato di 9 centesimi mentre alla vendita di carburante venga applicato il centesimo climatico.

La CATEF si dichiara sorpresa della prima misura che è irriguardosa nei confronti dell'utenza, chiamata a sopportare questi nuovi costi, e della sostanza immobiliare in generale. Aggiungasi poi che gli attuali costi di costruzione per la nuova produzione sono già attualmente elevati, proprio per ossequiare alle norme emanate per contenere l'inquinamento che viene attribuito ai costruendi edifici.

Con questa variante il Consiglio Federale è consapevole che si verificherà un nuovo aumento dei costi abitativi sia per i proprietari del proprio alloggio che per gli inquilini. Ancora una volta saranno quindi delle decisioni politiche e non gli operatori a contribuire all’aumento delle spese dell’alloggio.

La CATEF auspica che il dibattito parlamentare crei chiarezza sul tema e che gli obiettivi guida che vengono fissati siano praticabili; che si privilegino interventi semplici e di facile traduzione e che si rinunci così all’introduzione di una sorta di ennesimo "sovradazio" che si afferma persino incentivante!

Non appena gli elementi che caratterizzano questa proposta saranno pubblicati con il messaggio alle Camere saremo in grado di sciogliere le riserve e pronunciarci con maggiore decisione.