La realtà dei fatti parla da sola!
Un paese che si indebolisce non interessa a nessuno!
SI alla Riforma fiscale e sociale.


In una situazione di aperta competizione fra i Cantoni, tesa ad attrarre e difendere capitali, un segnale maldestro avrebbe conseguenze assai negative per il nostro Cantone,  già confrontato con un difficile processo di conversione imposto dal cambiamento epocale in atto.

Oltre a trovarci in un contesto da fondo classifica alla luce dei parametri socio-economici utilizzabili, il tutto risulta pure appesantito dalla formidabile rete sociale ed esposto ad una dinamica impositiva che fa perno sul capitale e sulle aziende ad alto valore aggiunto.
In breve, siamo trainati in modo significativo da patrimoni rilevanti e da aziende di grosso calibro.

Abbiamo un sistema fiscale molto sociale per cui una parte non indifferente del Paese non versa imposte ed un’altra, a partita “zero”, riceve di ritorno quanto versa sotto forma di sostegni e sussidi vari. Di ciò va tenuto conto.

A livello internazionale il tema fiscale, oltre alla guerra sui dazi, è all’ordine del giorno soprattutto  per i patrimoni delle persone fisiche.
Non per nulla diverse nazioni europee ed il mondo anglosassone hanno lanciato programmi d’acquisizione di questi soggetti economici senza particolare pudore.

La proposta formulata dal Governo e fatta propria da una solida maggioranza del Parlamento va quindi sostenuta con convinzione.
Le guerre di religione non servono! È sufficiente prendere atto dell’evidenza dei fatti.
Tutto quanto premesso e soppesando il rischio dell’effetto domino il Consiglio Direttivo della CATEF raccomanda di accettare la proposta formulata dalle nostre istituzioni, che contiene peraltro anche qualificanti elementi sociali  di cui è doveroso prendere atto!


Lugano, 12 aprile 2018