Da Economia Fondiaria no. 2/2023

Sebbene in perenne clima elettorale lo stesso conosce l’abituale accelerazione in occasione dei rinnovi del Parlamento e del Governo che si concretizza con i soliti tavoli di confronto, con l’esposizione a giudizi di giornata, con l’intensa presenza sulle riviste regionali con tanto di foto giovanile e con i leggendari “santini”.
Il numero dei candidati è stratosferico. Una disponibilità mai vista che andrebbe esaminata non appena si spegneranno le luci per capire se la stessa sia frutto di un rinnovato interesse per la gestione del bene comune oppure dell’imperante presenzialismo.
Come di consuetudine si riaffacciano taluni personaggi con il loro partitino al guinzaglio. Fa parte del gioco anche se non suscitano più la divertita curiosità degli anni passati. Pensiamo per esempio alle formazioni inventate dal “Re dei Grotti” o da parte di qualche buontempone.
Restano per fortuna i partiti storici anche se attorniati talvolta da ronzanti fiancheggiatori.
Il confronto quest’anno è serrato oltretutto in un perimetro finanziario a dir poco preoccupante visto che per i prossimi anni navigheremo imbarcando acqua.
Alleanze d’area a coltelli a serramanico che anticipano le votazioni federali dove diversi si stanno mettendo in “spaccata” per giocarsela sui due fronti.
Gli esempi sono del resto recenti.
Qualcuno tornerà quindi a casa, altri riusciranno invece a bullonare lo scranno.
Per altri il ritorno è già stato auspicato oltre Gottardo.
La classica “anatra zoppa” e che forse punta al nido del cuculo.
Ne parleremo dopo le vacanze estive.

Tornado alle nostre latitudini, come del resto nel passato, ci permettiamo di segnalarvi socie e soci che chiedono la riconferma dopo aver accumulato l’esperienza ed altri che semplicemente significano la loro disponibilità nella speranza di ottenere il necessario sostegno.
Niente di nuovo.
Il nostro conforto è che fanno parte dello schieramento borghese senza andare a scomodare ceti vari ormai sulla bocca di tutti!
Qualcuno potrà magari dichiararsi un pelino scettico ma puntare alla competenza ed al senso della misura è poi patrimonio comune.
Del resto un voto per il Gran Consiglio conta 1/180.
Il fatto di poter contare su una nostra presenza non significa lobbismo palese; significa semplicemente poter far leva su un linguaggio diretto e legato all’evidenza dei fatti.
Inoltre si è in grado di intravvedere gli orientamenti nelle commissioni dove la politica viene preavvisata.
Il tutto sempre però nel rispetto delle istituzioni, condizione cardine del credito accumulato.

Non nascondiamo che puntiamo alla riconferma degli uscenti del vostro Consiglio Direttivo e meglio l’on. Paolo Caroni, parlamentare tenace e preparato, e di Terraneo Omar, conoscitore del territorio e delle regole del gioco che lo concernono.
Due parlamentari che sono stati anche validi municipali in Comuni importanti, persone quindi che conoscono le realtà locali, bagaglio che non tutti hanno e che fra l’altro attestano un impegno di lunga data per il bene comune.
Al duo affianchiamo il vice-Presidente della vostra associazione. L’avvocato Padlina Gianluca, esperto del diritto che avvolge l’economia fondiaria, subentrante nell’ultima tornata.
Tutti e tre membri del vostro Consiglio Direttivo.

Senza dimenticare coloro che si ripresentano e che hanno assunto molteplici compiti nelle varie commissioni e che evidenziamo con particolare piacere nelle pagine che seguono, come candidati e nostri soci.
Parimenti vi segnaliamo anche tutti quelli che si mettono a disposizione e che anch’essi sono nostri soci.

Da ultimo ci corre l’obbligo, anche a nome vostro, di ringraziare i nostri soci in Gran Consiglio che non si ripresentano e che senza clamore hanno difeso le istituzioni e la proprietà esponendosi nei dibattiti e nella redazione di rapporti commissionali. Più in dettaglio ringraziamo quindi i seguenti deputati: Sebastiano Gaffuri, Maristella Polli, Fabio Käppeli, Fabio Battaglioni, Enea Petrini, Alessandro Gnesa.


Il Presidente Cantonale
Lic. rer. pol. Gianluigi Piazzini