Già nella votazione dell’11 marzo u.s. concernente una iniziativa dal contenuto molto simile, i ticinesi con un chiaro 63%, si erano espressi a favore dell’introduzione di un risparmio alloggio per la propria prima casa primaria. Segno questo inequivocabile che l’abitazione propria primaria, rimane un obiettivo e un desiderio molto importante per i ticinesi, come peraltro gli studi confermano.

Nonostante il desiderio di una casa propria sia molto intenso anche Oltr’alpe, nel confronto internazionale la Svizzera registra il tasso nettamente più basso di proprietari (39%) contro una spagna con l’82%, l’Italia con l’80%, Belgio e Norvegia col 78% e via dicendo...

Casa dolce casa... Portatrice di entusiasmi, di creatività,  di indipendenza, di stabilità e di attaccamento alla terra e anche di un senso di sicurezza che accompagna fino alla vecchiaia... Tanti sono i motivi che ne fanno un obiettivo principale.

Nonostante vi sia già un mandato costituzionale inteso a che si adottino delle misure per incoraggiare l’accesso alla proprietà, l’aumento anche abbastanza importante di proprietari, registrato negli ultimi anni, è da ricondurre essenzialmente a delle condizioni momentanee estremamente favorevoli sul mercato ipotecario, all’introduzione della  possibilità di prelevare parte del capitale previdenziale e verosimilmente ad un eccezionale entusiasmo.

Queste condizioni potrebbero cambiare molto velocemente: da tempo si ipotizza un rialzo dei tassi ipotecari, anche se nessuno può prevederne la tempistica. Inoltre la Confederazione ha messo in consultazione una proposta intesa a ridurre in modo importante la possibilità del prelievo del capitare previdenziale e anche la situazione economica appare difficile; fattori diversi che però nel loro complesso, potrebbero modificare velocemente questo decorso...

La votazione di giugno vuole fornire un incentivo importante a sostegno dell’accesso alla proprietà  per il ceto medio, ossia il risparmio personale volontario,  in parte esentato fiscalmente. Con l’iniziativa in oggetto gli iniziativisti chiedono che ogni contribuente possa depositare una parte dei suoi risparmi, ma al massimo fr. 10'000 annui per contribuente e fr. 20'000 per coppie coniugate o registrate, ad un fondo vincolato destinato esclusivamente all’acquisto o all’edificazione della propria prima abitazione primaria. L’importo ivi depositato sarà esonerato dall’imposta sul reddito e sulla sostanza federale, cantonale e comunale per un periodo massimo di 10 anni. Al termine di tale periodo la parte che non fosse stata utilizzata verrebbe imposta, mentre la tassazione per quella effettivamente utilizzata sarebbe differita.

Il risparmio alloggio intende aiutare in primo luogo gli inquilini del ceto medio.  
Da un lato perché l’opportunità è preclusa a chi  fosse già proprietario; dall’altro perché le persone con sufficienti disponibilità comperano invece la propria abitazione primaria quando più vogliono senza dover fare caso all’opportunità del risparmio alloggio.
Il Cantone di Basilea Campagna – unico ad avere da anni introdotto il risparmio alloggio a livello cantonale e le cui esperienze sono state tanto positive da indurre molti esponenti del Cantone a lanciare l’iniziativa andata in votazione lo scorso marzo e a sostenere con convinzione anche questa iniziativa - costituisce un’ottima esperienza, che ha permesso allo studio “Rütter + Partner e Pom Consulting AG di Zurigo” - anche sotto la supervisione del prof. P. Gantenbein dell’università di Basilea - di raccogliere dati molto interessanti alla discussione.

Eccone in sintesi i più importanti, riportati nello studio “Effetti macroeconomici dell’accesso alla proprietà grazie al risparmio per l’alloggio”:

  • Il 71% di coloro che risparmiano per il proprio alloggio dispone di un reddito imponibile inferiore a fr. 100'000. Questa categoria comprende l’85% di tutti i contribuenti del Canton BL
  • Nel 2008 il reddito imponibile medio del risparmiatore che poi ha effettivamente acquistato la sua abitazione è stato di ca. fr. 90'000.
  • I fruitori del risparmio alloggio sono: famiglie con bambini in misura del 44%, risparmiatori non sposati: 38% mentre i coniugati senza figli sono il 18%.
  • L’età media dei risparmiatori è di 42 anni; la maggior parte ha fra i 30-50 anni mentre il 10% ha superato i 50 anni.
  • Il 30% di coloro che hanno beneficiato del risparmio alloggio non avrebbero potuto acquistare la propria abitazione senza tale possibilità.
  • Il capitale accumulato grazie al risparmio alloggio rappresenta una parte considerevole del finanziamento della propria abitazione
  • Il risparmio alloggio favorisce la diminuzione del prelievo anticipato di fondi del secondo e terzo pilastro, come pure la riduzione dei debiti nei confronti di terzi.
  • L’accettazione dell’iniziativa comporterebbe un importante aumento dell’attività edilizia creando 5000 posti di lavoro in più
  • Cantoni e Comuni subirebbero effettivamente una riduzione delle entrate fiscali, comunque inferiore a 6-9 mio di fr., mentre la Confederazione vedrebbe aumentare le proprie entrate fiscali in misura di fr. 22-26 mio, con un saldo complessivo a favore del fisco di 16 mio.

Infine va ricordato che il Consiglio Nazionale ha appoggiato l’iniziativa con l’approvazione del 62% dei suoi rappresentanti.

Il risparmio alloggio costituisce uno strumento efficace per un intelligente investimento a lungo termine. Motiva i potenziali proprietari ad un risparmio effettivo e concentrato, perché dopo 10 anni il privilegio verrebbe a cadere rendendo obbligatoria l’imposizione fiscale di quanto accumulato. E’un ottimo sistema per ridurre i prelievi anticipati del capitale previdenziale, che potrebbe comportare delle difficoltà al momento del pensionamento. 
Aiuta in modo mirato il ceto medio creando nel complesso un aumento delle entrate fiscali e nuovi posti di lavoro.

La Segretaria Cantonale 
Avv. Renata Galfetti