Da Economia Fondiaria no. 2/2023

Nelle scorse settimane siamo stati invitati per un'audizione presso la Commissione Sanità e sicurezza sociale del Gran Consiglio, allo scopo di sentire la nostra posizione in merito ad un'iniziativa parlamentare presentata nella forma generica dall'on. Roberta Soldati e cofirmatari, chiedente una modifica della Legge sull'assistenza sociale e più in particolare, il versamento diretto della pigione da parte dello Stato al locatore, in presenza di determinate condizioni.

Situazione attuale: le persone in assistenza ricevono da Bellinzona un importo che di regola è comprensivo anche della pigione e dell'acconto delle spese accessorie e magari anche del relativo conguaglio. Lo Stato non rimborsa però eventuali risarcimenti di danni arrecati all'ente locato così come pigioni, spese o garanzie scoperte.

Il sistema parte dal presupposto che la persona in assistenza riversi i soldi percepiti per la pigione e le spese al suo locatore adempiendo così correttamente ai suoi obblighi. Per questo motivo la legge (art. 25 LASS) prevede che i pagamenti delle prestazioni in danaro siano di regola effettuati dall'autorità competente direttamente all'assistito o al suo rappresentante legale fatta eccezione per il pagamento del premio per l'assicurazione obbligatoria contro le malattie, versato direttamente all'assicuratore. Eccezionalmente, qualora il funzionario incaricato lo ritenga opportuno - quindi in pratica quando la persona in assistenza è poco affidabile nei pagamenti - egli versa direttamente la pigione e le spese al locatore, invece che all'inquilino. Ciò riduce il rischio di scoperti, esonera il locatore dalle difficoltà per l'incasso degli eventuali scoperti e soprattutto permette un utilizzo mirato dei soldi deliberati dallo Stato per l'alloggio del singolo assistito.

L'ampio margine di apprezzamento concesso ai funzionari fa sì che parecchi locatori e amministrazioni, per contenere i rischi di perdite, siano disposti a locare gli appartamenti solo a dipendenza di chi sia il funzionario preposto del caso e quindi soprattutto, della sua disponibilità o meno di versare la pigione dirittamente al locatore invece che all'assistito.

In questo contesto è giusto ricordare che la categoria degli inquilini in assistenza è una categoria spesso "esigente" nel senso che numerosi sono i casi in cui i problemi finanziari sono accompagnati anche da problemi psicologici, da dipendenze o di altro tipo, che  fanno sì che i rapporti siano più rischiosi per via del rischio accresciuto di disturbi, di litigi, di danni, di partenze dall'appartamento fuori termine, di spese legali e giudiziarie; le spese che ne derivano, benché dovute, non verranno però rimborsate dall'assistito perché nullatenente. I soldi della pigione e delle spese accessorie sono quindi indispensabili per contenere le perdite..

Per risolvere la situazione, l'iniziativa propone due soluzioni alternative:

  • in analogia a quanto avviene per il pagamento del premio dell'assicurazione obbligatoria contro le malattia versato direttamente all'assicuratore, che anche la pigione venga versata direttamente al locatore;
  • che la pigione venga versata direttamente al locatore qualora il conduttore in assistenza fosse in mora nel pagamento della pigione di un mese, oppure ove egli avesse a proprio carico degli atti esecutivi.

Entrambe e soprattutto la seconda variante sono nell'interesse di ambo le parti:

  • i conduttori devono comunque riversare al locatore i soldi percepiti per l'alloggio, e la ricezione sicura della pigione riduce la riluttanza o addirittura la contrarietà dei proprietari a locare le loro abitazioni alle persone in assistenza perché deluse dalle perdite subite per pigioni impagate, danni e spese varie.
  • il fatto che vi sia una garanzia di incassare la pigione e le spese accessorie permette quindi di mantenere una più ampia scelta di alloggi a disposizione delle persone in assistenza, rimanendo i locatori più disponibili nei loro confronti.
  • Se non paga correttamente, l'inquilino dovrà abbandonare entro breve la casa dopo una procedura di espulsione per mancato pagamento che può essere travagliata, e avrà sicuramente più difficoltà a trovare una nuova sistemazione, anche perché le situazioni debitoria ed esecutiva saranno ulteriormente peggiorate.

Troverete maggiori informazioni nel nostro sito al link che segue:
https://www.catef.ch/it/attualita-e-info-giuridiche/procedure-di-consultazione/modifica-della-legge-sull-assistenza-sociale-prevedere-il-pagamento-diretto-della-pigione-al-locatore-cfr-artt-25-e-26-lass

Avv. Renata Galfetti