Da Economia Fondiaria no. 3/2013

Nel foglio ufficiale del 30 aprile u.s. è apparsa una comunicazione indirizzata a tutti i proprietari d’immobili in merito all’obbligo di adeguamento della messa a terra di tutti gli impianti elettrici degli edifici.

Le Associazioni delle aziende elettriche, degli installatori elettricisti, degli acquedotti ticinesi, dei controllori di impianti elettrici, l’ispettorato federale degli impianti a corrente forte e la SUVA invitavano tutti i proprietari di immobili a contattare un installatore elettricista abilitato (affiliato AIET o con autorizzazione ESTI) affinché verifichi lo stato della messa a terra e, se necessario, proceda in tempi brevissimi ad adeguare la messa a terra alle nuove disposizioni.

Venendo man mano le tradizionali condotte in ferro sostituite con materiali di ultima generazione e quindi non conduttivi, la messa a terra degli impianti elettrici, che per gli edifici veniva tradizionalmente allacciata alle condotte dell’acqua potabile, non sarà più garantita.

L’invito ad un intervento entro breve, era dettato anche dal fatto che si voleva avvisare per tempo i proprietari perché verosimilmente nei prossimi 2 anni tratte intere o parziali di reti di tubazioni verranno sostituite con tubi non conduttivi.

Quest’informazione, che è stata confermata in un apposito prospetto inviato in molti fuochi del Cantone, ha originato nei proprietari molti interrogativi. Le associazioni sopra citate hanno quindi deciso di coordinare una presa di posizione comune con informazioni più dettagliate. Non appena disporremo di notizie più precise, riprenderemo l’argomento su Economia Fondiaria, alfine di poter fornire un’informazione completa.

RG