Da Economia Fondiaria no. 6/2013

Temi come il risparmio energetico e la produzione da fonti rinnovabili di calore e corrente elettrica sono sempre più di attualità di fronte al costante aumento dei costi dell’energia ed alla necessità di assicurare il nostro approvvigionamento energetico nel medio e lungo termine, soprattutto in vista della trasformazione in corso della nostra infrastruttura energetica nazionale, che porterà ad esempio alla chiusura entro il 2019 della centrale nucleare di Mühleberg.

Gli imprenditori e i proprietari di immobili sono due categorie particolarmente interessate a queste problematiche ed al loro impatto economico, in quanto l’edificato è uno dei settori maggiormente energivori della nostra economia. Questa loro sensibilità, coadiuvata dai programmi di incentivazione da parte di Confederazione, cantoni e comuni, ha spinto molti proprietari ticinesi ad investire nel settore energetico negli ultimi anni, seppur in modo meno accentuato di quanto avviene nel resto del nostro Paese. Infatti, operazioni di questo tipo sono spesso frenate dalla scarsa conoscenza delle soluzioni tecniche disponibili o dall’inconsapevolezza del loro effettivo ritorno economico.

L’effettivo risparmio energetico derivante dalla coibentazione di un edificio abitativo piuttosto che di uno stabile produttivo è da valutare caso per caso. Nell’eventualità di una ristrutturazione, interventi specifici su tetto, pareti ed infissi sono da considerare nell’ottica di un’analisi globale di costi e benefici, considerando che i risparmi sui costi di riscaldamento possono essere sostanziali (fino al 15-20%) e che l’entità degli incentivi pubblici può superare il 10% dell’investimento a seconda dell’entità delle opere di ristrutturazione.

La sostituzione di un vecchio impianto di riscaldamento a gasolio ha un ritorno generalmente rapido grazie all’elevata efficienza delle moderne caldaie e al possibile accesso a combustibili meno onerosi oltre che a ridotto impatto ambientale. Tra le alternative disponibili, il pellet ha sicuramente molti pregi. La disponibilità di caldaie fino a 1MW di potenza e di reti di distribuzione capillari di pellet sfuso lo rende un’opzione competitiva anche per stabili di grandi dimensioni. Inoltre, il pellet permette un risparmio di circa il 30% rispetto al gasolio ed ha un impatto ambientale molto ridotto, soprattutto se prodotto a partire da residui di segatura prodotti da segherie e falegnamerie svizzere.

La ristrutturazione della copertura di uno stabile, spesso accompagnata dalla rimozione di coperture in Eternit nel caso di edifici industriali, risulta spesso nella nuova disponibilità di tetti con notevoli superfici e buone condizioni di irraggiamento per la produzione di energia fotovoltaica. Molti proprietari di stabili industriali si sono visti proporre da vari enti, tra cui alcune aziende elettriche, dei contratti di affitto dei loro tetti per lo sfruttamento di un impianto fotovoltaico di proprietà dell’ente stesso per un periodo di circa 20 anni. Pur trattandosi di offerte indubbiamente interessanti, i proprietari spesso non dispongono delle informazioni necessarie per valutarne la convenienza a paragone con un loro investimento autonomo in un impianto.
Nella congiuntura attuale, una valutazione di convenienza va certamente a favore dell’investimento in un proprio impianto, pur considerando le modifiche che saranno presumibilmente apportate alla politica di incentivazione federale all’energia fotovoltaica tramite la rimunerazione a copertura dei costi (RIC). Gli imprenditori ed i proprietari interessati sono quindi incoraggiati a rivolgersi ad uno specialista per un’analisi dei costi e del rendimento energetico ed economico di un impianto di loro proprietà.

Wullschleger Group ha recentemente iniziato una campagna di rivalutazione energetica del proprio parco immobiliare, investendo in sistemi di generazione di calore a biomassa, nella coibentazione dei propri edifici e nella costruzione di impianti fotovoltaici sui tetti di alcuni dei propri siti produttivi.
In qualità di proprietario immobiliare, questa operazione gli ha innanzitutto permesso di garantirsi un sostanziale risparmio sui costi di riscaldamento invernale. In seguito, due impianti fotovoltaici – uno da 450kW presso la Geniomeccanica SA di S. Antonino ed un secondo da 285kW sul capannone della PRECO SA di Balerna – progettati, finanziati e costruiti autonomamente, garantiranno al gruppo un ritorno economico pari al doppio di quanto avrebbe realizzato cedendo a terzi l’usufrutto dei suoi tetti.
In quanto imprenditore attivo da oramai diversi anni nel settore energetico, quest’operazione gli permette di sperimentare al proprio interno una grande varietà di sistemi energetici, di soluzioni tecniche e di servizi che propone alla propria clientela. Oltre ai pannelli solari termici sottovuoto ad alta efficienza ed alla grande offerta di stufe e caldaie a pellet, sono da sottolineare il servizio di distribuzione di pellet sfuso di qualità svizzera supportato dal nuovo centro di smistamento di S. Antonino con 1200 tonnellate di capacità, e la fornitura di servizi “chiavi in mano” per la costruzione di impianti fotovoltaici associata alla ristrutturazione di tetti ed edifici. In caso di interesse, rivolgersi a [email protected].

Ing. Paolo Bosshard