Bellinzona ospita l'Assemblea annuale dei delegati della CATEF

Si è svolta venerdì 24 maggio in quel di Bellinzona l’assemblea dei delegati, assemblea ben frequentata ed onorata dalla presenza di diversi ospiti.

Per quanto riguarda i conti economici possiamo confermare che si sono chiusi in zona positiva e che il preventivo 2019 con buona probabilità dovrebbe chiudersi nella classica zona nella quale “si girano i soldi”.

Dal 2020 saremo invece confrontati con risultati negativi di natura strutturale comunque padroneggiabili grazie ai risultati positivi accumulati negli anni, che hanno creato un patrimonio che ci garantisce una tenuta granitica.

Ma ai primi segnali va subito data la necessaria attenzione.

Vedremo perciò anche noi di organizzare qualche giornata di studio, di contattare qualche sponsor e se del caso di ampliare i servizi.

Sono ovviamente delle opzioni che andranno soppesate a medio termine.

Va sé che sarebbe sufficiente un marginale aumento del numero dei soci per non incartarsi in qualche iniziativa di modesto ritorno; da qui l’invito ad affiancarci nel proselitismo.

Nelle relazioni e nella conferenza stampa ci siamo concentrati su tre temi e meglio: lo sfitto storico, la conseguente frenata nelle commesse per la nostra edilizia e la spesso invocata riserva di lavoro nel tessuto esistente, che risulta in realtà imbrigliata nelle norme edilizie rivolte più alle nuove edificazioni che al recupero dell’esistente.

Dopo l’articolato e lucido intervento iniziale dell’Onorevole Dir. Vitta i lavori assembleari sono stati aperti con il saluto del Presidente della sezione di Bellinzona per poi proseguire come da ordine del giorno.


Il Consigliere di Stato Christian Vitta e gli onorevoli Consiglieri Nazionali Giovanni Merlini e Fabio Regazzi


A chiusura si sono espressi i consiglieri nazionali Onorevoli Merlini e Regazzi.

Il primo con sintesi efficace ha presentato le discussioni aperte a livello nazionale che concernono l’economia fondiaria, le possibili soluzioni e le probabili resistenze.

Il secondo, in qualità di Presidente dell’associazione industriali del Canton Ticino e come imprenditore, ha passato in rassegna l’evoluzione del tessuto industriale ticinese, in funzione delle varie rendite di posizione e della prontezza nel cogliere l’onda.

Ha pure ricordato che un’impresa ha un suo ciclo vitale e che non sempre regge la competizione con la quale si è confrontata.

Ha pure ricordato come la presenza di forza lavoro e di capitale d’oltre confine abbiano contribuito ad assicurare vivacità e competitività al nostro tessuto sia a livello nazionale che internazionale.

Un interessante intervento ovviamente più esteso da quanto qui riassunto che ha onorato la sua presenza come ospite ufficiale.


Il Consigliere Nazionale Fabio Regazzi


Giusto anche ricordare la presenza degli organi dirigenziali delle organizzazioni economiche di riferimento come la Camera di Commercio, l’AITI, gli impresari costruttori, l’associazione delle industrie familiari nonché esponenti del mondo bancario e del Dipartimento delle Istituzioni.

La loro presenza testimonia il grande rispetto nei confronti della proprietà immobiliare sovente messa anche a garanzia di iniziative e se del caso del sistema paese.


Il Direttore della Cc-Ti Luca Albertoni