La Camera Ticinese dell’Economia Fondiaria (CATEF), l’associazione ticinese dei proprietari immobiliari, invita i proprietari a respingere l’iniziativa della sinistra denominata “per imposte più eque” iniziativa che chiede un livellamento dell’imposizione dei ceti medi superiori e degli abbienti in urto con la sempre decantata sovranità cantonale.
Sovranità cantonale che è il più importante collante del nostro Paese federalista e che viene continuamente richiamata contro il centralismo della Confederazione.
D’altra parte tutti i partiti, fatta eccezione delle formazioni “iniziativiste”, il Consiglio Federale e soprattutto la Conferenza dei Presidenti Cantonali, sono fortemente avverse all’iniziativa e raccomandano di non accettarla.
Gli “iniziativisti” riconoscono che una percentuale ridotta di contribuenti fornisce una buona parte dei mezzi per il funzionamento dei servizi pubblici e per la ridistribuzione (vedi socialità).
Un segnale negativo potrebbe quindi convincere una parte di questa categoria a porre mano ad altre soluzioni oppure semplicemente a cambiare paese. L’effetto perverso di questa iniziativa è che avrà per conseguenza un aumento delle imposte anche per i ceti medio-bassi.
Il Paese ha in primo luogo bisogno di produrre e meno di distribuire il provento della sostanza, come pure ha bisogno del talento e della voglia di investire.

Lugano, 15 novembre 2010