COMUNICATO STAMPA

Il partito socialista ha presentato un piano di rilancio che prevede 24 misure d’intervento in diversi ambiti. Esso dovrebbe oscurare il gruppo strategico del Governo da tempo alla ricerca di soluzioni per rimettere sui binari il Paese, soluzioni da discutere poi in Parlamento e se del caso tradurre in decreti attuativi o nuove norme legislative. Non entriamo ovviamente nei dettagli anche se ci ripromettiamo di leggerlo con attenzione per verificare la sua fattibilità in funzione della forza contrattuale del Paese.
Il piano prevede una spesa supplementare nell’ordine di 227 milioni all’anno.
Per quanto riguarda il suo finanziamento, e non ne avevamo dubbi, si intende metter mano al portafoglio del contribuente soprattutto aumentando l’imposizione del benestante e facendo perno sull’aumento delle stime immobiliari.
Per quanto riguarda le stime il PS  si prefigge di portare a casa ogni anno 100 milioni in PIÙ!
Finanzierebbe quindi la metà del programma con un solo colpo, ad esclusivo carico dei proprietari immobiliari!

È bene sempre ricordare che le stime trascinano una trentina di applicazioni che il cittadino ben conosce quando compila il modulo per la dichiarazione fiscale, quando chiede aiuti allo Stato o quando paga le bollette.
Si potrebbe ovviamente anche cambiare aliquote ed applicazioni per neutralizzare l’aumento.
Nel caso contrario è e resta un'imposizione della sostanza vera e propria.
In poche parole si aumentano le tasse malgrado l’attrattiva del nostro Paese ne richiedesse la riduzione!

La CATEF si dichiara contraria a qualsiasi manipolazione delle stime immobiliari per far cassa! E con questo convincimento si muoverà al momento opportuno.
Meglio cercare qualche disponibilità nelle pieghe della gestione corrente dell’ente pubblico piuttosto che dover proporre un domani una riduzione lineare del 2-3% che come sappiamo non premia colui che gestisce al meglio ma purtroppo quello che non brilla per diligenza.

Concludiamo questo comunicato osservando che quanto la CATEF sosteneva da tempo, ossia che il censimento dello sfitto è lacunoso e non riflette la situazione reale, trova ora una prima attestazione semi-ufficiale. Facciamo riferimento alla conferma della città di Locarno, ed alla titubante risposta di qualche sindaco nostrano. Vedi Tio.ch “la città Ticino ….si scopre SFITTOPOLI”
In poche parole siamo ben oltre gli 8000 alloggi vuoti, limite per la maschera d’ossigeno.


Lugano, 17 settembre 2021