Da Economia Fondiaria no. 6/2024

Le modifiche sono in vigore dal 1. ottobre u.s.


Dal primo ottobre u.s. è entrata in vigore una modifica – affatto irrilevante – per la ristrutturazione e creazione di nuove residenze secondarie in edifici esistenti.

Come si ricorderà, con l’adozione dell’Iniziativa popolare federale "Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie!" e l’approvazione della Legge Federale sulle abitazioni secondarie (LASec), la costruzione di nuove abitazioni secondarie è stata di per sé vietata nei comuni con almeno il 20% di abitazioni secondarie, ed anche la trasformazione di edifici già esistenti per costruire nuove abitazioni secondarie è stata limitata. Eventuali regolamentazioni comunali o cantonali più restrittive rispetto a quella federale mantengono integralmente la loro validità, costituendo però le norme federali dei limiti minimi imprescindibili.  In particolare con l’adozione della LASec e sino al 30 settembre u.s. le abitazioni esistenti all'11 marzo 2012 o edificate posteriormente sulla base di una licenza edilizia antecedente l'11 marzo 2012, potevano essere trasformate o ristrutturate con i seguenti limiti:

a) le abitazioni primarie o secondarie possono essere utilizzate liberamente come abitazione a destinazione primaria o secondaria. Trattandosi di locali commerciali (ad esempio ufficio, segheria, studio medico ecc.) l’utilizzo quale abitazione secondaria è possibile solo a determinate condizioni, in particolare che i locali siano già predisposti ad utilizzo abitativo. In caso contrario si procederà come se si costruisse una nuova abitazione secondaria e si applicherebbero gli stessi limiti applicabili alla costruzione a nuovo di un’abitazione secondaria (art. 11 cpv. 4 e 7 LASec).

b) le abitazioni già esistenti possono essere rinnovate, ristrutturate, demolite e ricostruite eventualmente anche in uno spazio leggermente spostato rispetto all’edificio originale. A condizione che la superficie utilizzabile principale non venga aumentata, è possibile costruire abitazioni (anche secondarie) supplementari.

c) se con il rinnovo o la ricostruzione delle abitazioni non vengono costruite residenze secondarie supplementari, è possibile ricostruire o ristrutturare quelle esistenti, aumentando di al massimo il 30% la loro superficie.

Il Parlamento è tornato ad occuparsi del tema dopo che con una mozione il parlamentare Martin Candinas ha rilanciato il tema. Il 15 marzo le Camere hanno quindi approvato una importante modifica legislativa che alleggerisce sensibilmente i limiti esistenti: permette infatti di rinnovare, trasformare, ricostruire abitazioni esistenti, ampliandole anche del 30% e costruendo entro tale limite anche abitazioni secondarie supplementari. L’ampliamento di un’abitazione esistente che superasse il limite del 30% continuerà ad essere sottoposta alle norme restrittive della LASec. I due principi di cui sopra alle lettere a) e b) rimangono quindi immutati mentre la lettera c) viene alleggerita nel senso che non superando la soglia del 30% sono possibili ulteriori abitazioni secondarie.
Il 4 luglio u.s. è decorso infruttuoso il termine per l’inoltro di un referendum. La modifica è quindi definitiva ed in vigore dallo scorso 1. ottobre.

Di seguito trovate riprodotto il testo di legge approvato.

Legge sulle abitazioni secondarie, LASec

Modifica del 15 marzo 2024
L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,
visto il rapporto della Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale del 24 aprile 2023
1;
visto il parere del Consiglio federale del 16 agosto 2023
2,
decreta:

La legge del 20 marzo 20153 sulle abitazioni secondarie è modificata come segue:

Art. 11 cpv. 2, 3 e 4

2 Queste abitazioni possono essere rinnovate, trasformate nonché demolite e ricostruite senza limitazione d’uso secondo l’articolo 7 capoverso 1. All’interno delle zone edificabili la superficie utile principale può essere ampliata al massimo del 30 per cento della superficie utile principale che esisteva l’11 marzo 2012. Entro questi limiti è possibile realizzare abitazioni ed edifici supplementari.
3 L’ampliamento di un’abitazione esistente che supera i limiti previsti al capoverso 2 secondo periodo è ammesso se l’abitazione è dichiarata come abitazione primaria secondo l’articolo 7 capoverso 1 lettera a o come abitazione sfruttata a scopi turistici secondo l’articolo 7 capoverso 1 lettera b in combinato disposto con l’articolo 7 capoverso 2 lettere a o b, e se sono soddisfatte le condizioni per la relativa autorizzazione. Nelle autorizzazioni edilizie, l’autorità preposta al loro rilascio dispone la limitazione d’uso e, immediatamente dopo che l’autorizzazione edilizia è passata in giudicato, incarica l’ufficio del registro fondiario di menzionare nel registro fondiario la limitazione d’uso riguardante il fondo in questione.
4 Sono fatte salve le altre condizioni previste dal diritto federale e cantonale. Al di fuori delle zone edificabili l’ammissibilità delle modifiche edilizie e dei cambiamenti di destinazione è retta dalle disposizioni della legislazione in materia di pianificazione del
territorio.

(…)


La Segretaria Cantonale
Avv. Renata Galfetti