Da Economia Fondiaria no. 3/2024
Nell’autunno scorso avevamo reso attenti i lettori al problema delle neofite invasive che discretamente (ma non troppo), si diffondono e colonizzano il nostro territorio. Esse sono molto nocive sia perché spesso tossiche e dannose per la salute di persone e animali, sia perché contrastano le nostre piante e erbe autoctone, sia perché sono d’ostacolo alla biodiversità più in generale.
Esse sono molto difficili da eliminare e pertanto la prima regola è quella della prevenzione, eliminandole possibilmente già sul nascere.
Fra i pochi mezzi disponibili per contrastarle, il principale è quello dello sfalcio ripetuto delle piantine, prima che vadano in fiore, e – a dipendenza del tipo di pianta – la loro estirpazione completa, senza che rimangano residui delle radici, che potrebbero generarne di nuove. A dipendenza della tipologia di pianta, eventuali residui vanno smaltiti con i rifiuti speciali, per evitare la loro diffusione con il compostaggio.
I mesi di maggio o giugno sono ideali per procedere ad uno sfalcio, perché molte piante stanno per andare in fiore.
Per maggiori informazioni rimandiamo all’articolo già pubblicato su EF 5/2023 e alla Guida alle neofite invasive del Cantone, che illustra e si sofferma sulle piante che meritano maggiore attenzione e indica i modi migliori per eliminarle. Vi invitiamo pure a sfogliare le immagini per imparare a riconoscerle e a distinguerle, così da essere in grado di potere meglio controllare il territorio.
Trovate il nostro articolo e la guida del Cantone sulla homepage del nostro sito www.catef.ch.