Onorevole Signor
Consigliere Federale
Guy Parmelin
3000 Bern
via mail: [email protected]
Lugano, 17 dicembre 2024
Procedura di consultazione: Modifica della Legge sulla promozione dell’alloggio
Onorevole Signor Consigliere Federale Parmelin,
Gentili Signore ed Egregi Signori,
La Camera Ticinese dell'economia fondiaria (CATEF) è l’associazione che da oltre 60 anni tutela gli interessi dei proprietari immobiliari ticinesi, siano essi proprietari di abitazione propria, piuttosto che di case a reddito. Stabili di proprietà di cooperative o enti pubblici – piuttosto poco presenti nel nostro Cantone, confrontato peraltro con un elevato tasso di sfitto - sono in proporzione poco rappresentati nella nostra associazione, sicché l’esperienza pratica in tale ambito è piuttosto limitata.
Nel ringraziarvi per averci coinvolti nella procedura emarginata, limiteremo quindi le nostre osservazioni a degli aspetti generali, come qui di seguito:
- Condividiamo il principio dell’utilizzo parsimonioso dei mezzi finanziari elargiti dalla Confederazione e siamo d’accordo sul fatto che in questo settore molto particolare e noto solo a chi è direttamente coinvolto, il livello delle pigioni sia verificato dall’autorità che meglio conosce la materia, ossia il BWO (UFA), e non dagli uffici di conciliazione in materia locativa.
- Per coerenza condividiamo pure che alle organizzazioni di utilità pubblica attive nella costruzione di abitazioni (beneficiari di aiuti indiretti), nella misura in cui beneficiano di aiuti analoghi a quelli elargiti ai beneficiari di diritti di superficie e ai proprietari di abitazioni a pigioni moderate come alla sezione 2 della LPrA, siano applicabili le medesime disposizioni.
- Siamo invece meno convinti del fatto che il metodo per determinare la pigione massima diventi di esclusiva competenza del Consiglio Federale, rispettivamente del BWO ad esclusione del Parlamento. E ciò a maggior ragione se si considera che anche in questa sede il calcolo non è stato presentato e forse non è ancora del tutto elaborato. Neppure ci appare chiara l’incidenza degli altri fattori che verranno considerati per adottare una decisione, in caso di mancato accordo…
- Dal rapporto emerge che il modello – rifacendosi a dati e percentuali standardizzate, servirebbe solo come base di discussione alfine di arrivare ad una transazione fra le parti in disaccordo sull’entità della pigione. In caso di mancato accordo, un’eventuale decisione necessiterebbe di ulteriori approfondimenti. Il modello permette quindi di determinare facilmente una pigione approssimativa ma non una pigione “definitiva”.
- Oltre che come base di discussione per trovare un accordo fra le parti, il modello offre però anche ai committenti di costruzioni di utilità pubblica uno strumento di controllo periodico delle pigioni per valutarne l’adeguatezza. Esso non serve invece (e non deve servire) al BWO per procedere in maniera autonoma a regolari controlli delle pigioni.
- In considerazione dei diversi atti parlamentari presentati e che mirano all’introduzione di un controllo sistematico - in funzione dei costi - delle pigioni sul mercato libero, non vorremmo che questo modello venisse applicato anche alle pigioni che sottostanno invece al CO. In questa ottica, il nuovo sistema dovrà essere presentato in maniera tale da risultare inadatto per questo tipo di pigioni.
- Senza addentrarci nel merito del modello proposto, riteniamo del tutto giustificato che lo stesso preveda anche il margine per i necessari ammortamenti, gli accantonamenti e il “supplemento rischio”, di per sé già contemplati all’art. 8 OPrA che purtroppo - a nostro avviso a torto – non vengono riconosciuti nell’ambito del calcolo del reddito netto.
Ringraziamo per l’attenzione che porterete alla presente e nel formularvi i migliori auguri per le imminenti festività e per l’Anno Nuovo, inviamo i sensi della nostra stima.
Il Presidente Cantonale
Lic.rer.pol. Gianluigi Piazzini
La Segretaria Cantonale
Avv. Renata Galfetti