Lodevole
Dipartimento delle istituzioni e della
Divisione della giustizia
Piazza Governo 7
6501 Bellinzona

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a.c.a. On. Dir. Norman Gobbi


Lugano, 20 settembre 2019

 

Procedura di consultazione: revisione Legge cantonale sull'esercizio delle professioni di fiduciario

 

Onorevole Signor Consigliere di Stato Gobbi,

a nome della CATEF la ringraziamo per averci interpellato in merito alle proposte di aggiornamento della Legge cantonale sull'esercizio delle professioni di fiduciario; legge che attualmente spazia ancora sulle tre qualifiche di fiduciario finanziario, commercialista ed immobiliarista.

Ci permettiamo di seguito alcune considerazioni d’ordine generale:

  • Agli albori la legge ebbe il conforto del Parlamento alla luce di alcuni episodi di mala gestione da parte di gestori finanziari particolarmente aggressivi e spregiudicati. Il tutto in un clima di scandali di un certo peso ma che andrebbero oggi però contestualizzati. Utile ricordare che l’intendimento principe fu quello di evitare il fiorire di prodotti finanziari confezionati in casa con sottofondi piuttosto discutibili, come ad esempio la vendita di quote di villaggi turistici, di containers ecc.

  • Nell’ambito della discussione preliminare si decise allora di disciplinare l’intero mondo dei fiduciari non limitandosi più alla sola gestione patrimoniale finanziaria. Tale impostazione fu poi avvallata dal Legislativo.

  • Appena fu attivata la legge le associazioni fiduciarie decisero di raggrupparsi in una Federazione, ciò che rafforzò la consapevolezza sulle funzioni e responsabilità professionali. La Federazione è tuttora attiva e vitale.
  • Le difficoltà dei primi anni possono essere riassunte nella valutazione dei titoli esteri e nella verifica dei famosi anni di esperienza professionale in Ticino. Con il tempo tali ostacoli furono in buona parte superati grazie alla giurisprudenza accumulata.
  • È giusto ricordare che la struttura di controllo si è autofinanziata, fatto non sempre scontato nell’amministrazione pubblica, grazie alle tasse d’iscrizione all’albo.
  • Già nei primi anni emersero degli interrogativi sulla legge, anche per l’abrogazione dell’unica legge analoga, ossia quella del Canton Grigioni, e per il profilarsi di accordi internazionali e della Legge federale sul commercio interno. Questi scenari indussero infatti a suo tempo il Dipartimento diretto dall’allora Direttore Alex Pedrazzini a commissionare uno studio, che oltre a legittimare la legge doveva presentare alcune proposte d’applicazione. È uno studio che forse oggi converrebbe attualizzare o semplicemente riprendere.
  • Successivamente vennero adottate ulteriori norme federali tese a disciplinare il mondo finanziario, che hanno in buona parte superato le norme cantonali al punto che si propone ora di abolire proprio il fiduciario finanziario, la figura che diede avvio alla legge stessa.
  • Da ultimo va ricordato che la legge è un unicum ticinese. Insomma nessun Cantone ha ritenuto opportuno dotarsene.


Con ciò esiste il rischio politico che malgrado l’effetto positivo che abbia esercitato la legge negli anni passati (consapevolezza dei ruoli, responsabilità, requisiti, nell'ottica di tutelare in primis il cittadino-cliente) la legge venga ora abrogata.

Se così fosse auspichiamo che la funzione di disciplinare e controllare l’attività di fiduciario immobiliare venga affidato alla SVIT - l'associazione degli amministratori e fiduciari immobiliari - che ha spessore nazionale e che a nostro parere ha curato con molto impegno la formazione professionale con corsi d’aggiornamento e di qualifica riconosciuti dalle istanze nazionali.

Si riprenderebbe così una delle proposte contenute nel famoso studio che abbiamo più sopra evidenziato.

Potrà sembrare una eccessiva considerazione del fiduciario immobiliare ma nella realtà non è così.

Il fiduciario immobiliare gestisce la sostanza ed il suo reddito e s’impegna a mantenere un equilibrato e sereno rapporto con l’utenza.

Ed è sempre utile ricordare che stiamo parlando di sostanza cantonale alimentata dal risparmio singolo o collettivo. Sostanza al sole quindi formidabile cespite e garanzia a sostegno della propensione all’investimento.

Inoltre questa funzione incrocia una moltitudine di leggi la cui conoscenza è d’obbligo.

Non sono trattati o norme di disciplina, sono vere e proprie leggi che spaziano in particolare dal diritto condominiale alla locazione, dalla vendita all’impatto ambientale senza dimenticare quanto agganciato alla pianificazione del territorio ed all’arte del costruire.


Ciò detto, a scanso d’equivoci ci dichiariamo ancora sostenitori della legge anche se per certi aspetti appare oggi, con la scomparsa del fiduciario finanziario, in parte indebolita.

 

Tutto quanto premesso e dando fiducia agli emendamenti formulati dal Consiglio di Vigilanza, con la prontezza a riconoscere degli emendamenti delle rispettive associazioni professionali - enti al fronte - siamo convinti, malgrado il “peso” aggiunto, che valga la pena mantenerla in essere: essa ha creato trasparenza, certificando nel contempo la professionalità, a tutto vantaggio sia - in primis - dei proprietari (specie locatori o condomini), ma anche degli inquilini.

 

A margine ci permettiamo evidenziare la necessità di aprire una finestra per l’autorizzazione in caso di comprovata e pluriennale esperienza professionale.

Giusto anche ricordare che simile proposta confezionata per i bancari non fu a suo tempo accolta per questioni di parità di trattamento.

Ora non vorremmo venire fraintesi.

Si tratta di professionisti che hanno gestito patrimoni di famiglia oppure di funzionari che hanno gestito nell’ambito di strutture aziendali, per esempio la tipica fiduciaria immobiliare, importanti patrimoni di terzi.

Postuliamo per costoro l’apertura di una finestra collegata ad un esame, per esempio della SVIT.

Stiamo parlando di almeno 10 anni d’esperienza decisionale anche nel caso di gestione di significative fortune di famiglia.

È una valutazione che andrebbe senz’altro fatta.

 

Ringraziandola ancora per averci interpellati, inviamo i sensi della nostra stima.

 

La Segretaria Cantonale
Renata Galfetti

           

per il Presidente Cantonale
Gianluigi Piazzini

La Segretaria Cinzia Fontana